INCONTRO CON LA SCRITTRICE CARLA ANZILE

Il 28 aprile noi, ragazzi e ragazze di prima, ci siamo recati in auditorium per incontrare Carla Anzile, autrice di“ Uscita di Sicurezza” il libro che abbiamo letto in classe durante l’anno. Quando è arrivata l’abbiamo accolta calorosamente e le abbiamo subito fatto vedere i disegni che avevamo preparato per lei: una rivisitazione della copertina del libro letto. Dopo mille ringraziamenti l’incontro è entrato nel vivo. Prima la nostra scrittrice ci ha parlato un po’ di lei e del suo lavoro, poi è toccato a noi. Ci ha consegnato come microfono una gallina volante, oggetto curioso e divertente ma al tempo stesso significativo perché ci ricordava che tutti possono essere ciò che desiderano e l’abbiamo tempestata di domande. Abbiamo così scoperto che i personaggi del libro in realtà esistono, ma a pezzi. No, non è un omicidio, è solo la furbizia degli scrittori. Uno scrittore, ci ha raccontato, quando vede una caratteristica di una persona che gli piace, la annota su un quadernetto e la usa per creare un personaggio. Quindi, se stai leggendo un libro e un personaggio ha ad esempio i tuoi stessi capelli, potresti essere stato “derubato”. Lo stesso vale per i luoghi. Fowerro, dove è ambientato il racconto, è una via di mezzo tra due città della Gran Bretagna: una nell’entroterra e l’altra sulla costa; una grande, moderna ma con un centro storico non proprio bello, l’altra troppo piccola, ma una con un centro storico stupendo. Alla domanda se si identifica con un personaggio del libro, ha confessato che da piccola voleva essere come Charlie, sportiva, coraggiosa, con un nome straniero e anche un po ’“saputella”. Ci ha anche svelato un segreto per scrivere i racconti gialli: iniziare dalla fine perché bisogna avere in mente la soluzione per lasciare qua e là gli indizi. Infine, guardando i nostri disegni, è ritornata sulla copertina del libro e ci ha raccontato che non bisogna lasciarsi ingannare da quello che viene rappresentato. Una volta, ha ricordato, una giornalista durante un’intervista per presentare un suo libro le aveva fatto una domanda su un labirinto di cui però nel libro non si parlava. Lei era rimasta male perché aveva paura di non essersi ricordata qualcosa, in realtà, guardando la copertina, dove appunto appariva un labirinto, aveva capito che la giornalista non aveva affatto letto il suo libro, si era limitata a guardare la copertina.

L’incontro con Carla Anzile è stato davvero coinvolgente e soprattutto molto interessante. Già dalla lettura del libro ce la immaginavamo simpatica e spontanea e non ci sbagliavamo, dal vivo era proprio così: gentile e disponibile, ci ha persino regalato un segnalibro, uno per ciascuno, tutti fatti da lei.

Cara Carla, ora ci rivolgiamo a te. Speriamo di vederci nuovamente l’anno prossimo con un nuovo libro ricco di avventure e misteri da risolvere, che ci catturi come questo. A presto!!

Anna e Viola