Ci sono cose da fare ogni giorno:lavarsi, studiare, giocare,preparare la tavolaa mezzogiorno. 

Ci sono cose da fare di notte:chiudere gli occhi, dormire,avere sogni da sognare,e orecchie per non sentire. 

Ci sono cose da non fare mai,né di giorno né di notte,né per mare né per terraper esempio, la guerra. 

Gianni Rodari 

Cari bambini e care bambine, cari ragazzi e care ragazze, stamattina anche voi avrete saputo che nel mondo, in un luogo nemmeno tanto lontano da qui, si sta facendo qualcosa che vorremmo non si facesse mai. Per qualcuno quel luogo è ancora più vicino: molti/molte di voi provengono dalle zone interessate. A voi il mio e il nostro abbraccio, qualunque sia la vostra nazionalità. 

A tutti e a tutte chiedo oggi di riflettere sulle cose da non fare mai e di non farle mai. Vi chiedo di non fare la guerra. Qualcuno forse mi dirà: ma noi non facciamo la guerra! E’ una cosa da grandi! 

Invece voi, miei cari e mie care, fate anche la guerra e potete decidere di non farla! Non fare la guerra vuol dire essere portatori di pace. E potete e possiamo esserlo ogni giorno, a casa e a scuola. Come? Con una parola che ci piace tanto: con la cura! Prendendoci cura di chi ci è vicino, gli amici e le amiche, avendo cura di noi stessi e noi stesse, scegliendo con cura le parole da dire e da non dire (anche le parole sono armi e feriscono, anche con le parole si può far guerra!), dedicando cure all’ambiente in cui viviamo, sia casa o sia scuola. Tante volte litighiamo per piccole cose, rispondiamo in maniera sgarbata, non siamo corretti (scherzi, dispetti, violazione delle regole…) e non ci rendiamo conto di stare facendo la guerra! Eppure, siamo “scuola di pace”! E dobbiamo esserlo, oggi più che mai, non solo di nome ma di fatto!  Impegnandoci ogni giorno a essere costruttori di pace, nel nostro piccolo e nella nostra quotidianità. Piccoli gesti di pace che insegnano la pace ci fanno sperare e sognare che la guerra sia davvero una cosa da non fare. 

Non cambieremo (forse!) il mondo, ma cambieremo la nostra vita e quella di chi ci è accanto e porremo i primi mattoni di un ponte per la pace. 

​Maria Elisabetta Giannuzzi

DS IC 2 Udine