In uno spazio immenso chiamato Mondo, i muri che l’uomo erige sono barriere che feriscono la ragione della convivenza, il principio della fratellanza.
Sabato 9 novembre 2019, dopo 30 anni dal crollo del Muro di Berlino, gli alunni dell’Istituto Comprensivo 2 di Udine hanno innalzato un muro di cartone con incise parole forti: “paura, lontananza, separazione, odio, rancore….”, parole scolpite nel cuore di chi ha provato il non-senso di un’imposta separazione o di chi è stato tenuto lontano, tagliato fuori da una terra, da un luogo destinato solo ad alcuni, per volontà di pochi.

Nel cortile della Scuola Valussi, sfidando il tempo di una grigia mattina, sulle note del brano “E’ tempo” di Erica Boschiero, già inno della marcia Perugia-Assisi 2018, i ragazzi, circa 400, hanno sollevato in aria i loro cartelli con frasi di speranza, pace, unione e amicizia. Alcuni hanno letto opportune riflessioni sull’importanza di abbattere i muri e dell’impegno che ognuno di noi deve e dovrà impiegare per contrastare l’indifferenza che alimenta l’individualismo, per combattere ogni forma di solitudine, le ingiustizie, le persecuzioni, le guerre. E così, dal coro di voci argentine si è levato un entusiasmante messaggio di speranza affinché i muri non dividano né separino, ma siano testimoni soltanto di una calda e intima convivenza, siano l’arcobaleno che illumina il cielo più grigio. E così è stato: per i 400 ragazzi che ruotavano i tasselli di questo loro muro
trasformandolo in arcobaleno, in questa grigia mattina… ha fatto capolino il sole!!!